SABATO 11 OTTOBRE A TRENTO IN VIA
MAZZINI DALLE 10:00 ALLE 19:00 E A ROVERETO ANGOLO VIA DANTE/VIA
TARTAROTTI DALLE 17:00 ALLE 19:00 SARANNO ALLESTITI BANCHETTI
INFORMATIVI SUL TTIP
MA COS’E’ IL TTIP?
Il TTIP, Transatlantic
Trade and Investment Partnership, il trattato di libero scambio tra
Unione Europea e Stati Uniti d’America, attualmente oggetto di
negoziati volutamente segreti, è qualcosa di più di una semplice
trattativa di liberalizzazione commerciale.
IL TTIP disegna un quadro di
deregolamentazione dove obiettivo principale non saranno tanto le
barriere tariffarie, già abbastanza basse, ma quelle non tariffarie, che
riguardano gli standard di sicurezza e di qualità di aspetti sostanziali della vita di tutti i cittadini: l’alimentazione, l’istruzione e la cultura, i servizi sanitari, i servizi sociali, le tutele e la sicurezza sul lavoro.
Tra i principali obiettivi del negoziato, c’è la tutela dell’investitore e della proprietà privata, grazie alla costituzione di un organismo di risoluzione delle controversie, un vero e proprio arbitrato internazionale, a cui le aziende potranno appellarsi per rivalersi su Governi colpevoli, a loro dire, di aver ostacolato la loro corsa al profitto.
Qualsiasi regolamentazione
pubblica che tuteli i diritti sociali, economici ed ambientali, con la
scusa della tutela della competizione e degli investimenti, rischierà
di soccombere dinanzi alle esigenze delle aziende e dei mercati,
tutelate da sentenze che saranno a tutti gli effetti inappellabili.
Sicurezza alimentare:
le norme europee su pesticidi, Ogm, carne
agli ormoni e più in generale sulla qualità degli alimenti, più
restrittive di quelle americane e internazionali, potrebbero essere
condannate come “barriere commerciali illegali”
Acqua ed energia:
sono settori a rischio privatizzazione. Tutte quelle comunità che si dovessero opporre potrebbero essere accusate di distorsione del mercato
Servizi pubblici:
il TTIP limiterebbe il potere degli Stati
nell’organizzare i servizi pubblici come la sanità, i trasporti,
l’istruzione, i servizi idrici, educativi e metterebbe a rischio
l’accesso per tutti a tali servizi a vantaggio di una privatizzazione
che rischia di escludere i meno privilegiati
Finanza:
il trattato comporterebbe l’impossibilità
di qualsivoglia controllo sui movimenti di capitali e sulla
speculazione bancaria e finanziaria;
Brevetti e proprietà intellettuale:
la difesa dei diritti di proprietà delle
imprese sui brevetti metterebbe a rischio la disponibilità di beni
essenziali, quali ad esempio i medicinali generici. Così come la difesa
dei diritti di proprietà intellettuale possono limitare la diffusione
della conoscenza e delle espressioni artistiche;
Gas di scisto:
il fracking, già bandito in Francia per
rischi ambientali, potrebbe diventare una pratica tutelata dal diritto.
Le compagnie estrattive interessate ad operare in questo settore
potrebbero chiedere risarcimenti agli Stati che ne impediscono
l’utilizzo. In questo modo si violerebbe il principio di precauzione
sancito dall’Unione Europea, incentivando iniziative economiche che
mettono in pericolo la salute umana, animale e vegetale, nonché la
protezione dell’ambiente;
Libertà e internet:
i giganti della rete cercherebbero di
indebolire le normative europee di protezione dei dati personali per
ridurli al livello quasi inesistente degli Stat Uniti, autorizzando in
questo modo un accesso incontrastato alla privacy dei cittadini da
parte delle imprese private
Democrazia:
il trattato impedirebbe qualsiasi
possibilità di scelta autonoma degli Stati in campo economico, sociale,
ambientale, provocando la più completa esautorazione di ogni intervento
da parte degli enti locali
Biocombustibili:
il TTIP attraverso l’armonizzazione delle
normative europee in ambito energetico, incentiverebbe l’importazione
di biomasse americane che non rispettano i limiti minimi di emissione
di gas a effetto serra e altri criteri di sostenibilità ambientale.
Ribellarsi ad un trattato che
antepone la logica del profitto illimitato alla tutela dei diritti
inalienabili sanciti formalmente nelle convenzioni europee e
internazionali, vuol dire assumersi la responsabilità di determinare un
cambiamento che sia a beneficio di tutti e non ad appannaggio dei
soliti noti
Per approfondimenti: http://stop-ttip-italia.net
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