aderisce alla FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

10/10/14

BANCHETTO INFORMATIVO DOMANI SABATO 11 OTTOBRE

 


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SABATO 11 OTTOBRE A TRENTO IN VIA MAZZINI DALLE 10:00 ALLE 19:00 E A ROVERETO ANGOLO VIA DANTE/VIA TARTAROTTI DALLE 17:00 ALLE 19:00 SARANNO ALLESTITI BANCHETTI INFORMATIVI SUL TTIP

MA COS’E’ IL TTIP?

Il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, il trattato  di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d’America,  attualmente oggetto di negoziati volutamente segreti, è qualcosa di più di una semplice trattativa di liberalizzazione commerciale.
IL TTIP disegna un quadro di deregolamentazione dove obiettivo principale non saranno tanto le barriere tariffarie, già abbastanza basse, ma quelle non tariffarie, che riguardano gli standard di sicurezza e di qualità di aspetti  sostanziali della vita di tutti i cittadini: l’alimentazione, l’istruzione e la cultura, i servizi sanitari, i servizi sociali, le  tutele e la sicurezza sul lavoro.
Tra i principali obiettivi del negoziato, c’è la tutela dell’investitore e della proprietà privata, grazie alla costituzione  di un organismo di risoluzione delle controversie, un vero e proprio  arbitrato internazionale, a cui le aziende potranno appellarsi per  rivalersi su Governi colpevoli, a loro dire, di aver ostacolato la  loro corsa al profitto.
Qualsiasi regolamentazione pubblica che tuteli i diritti sociali, economici ed ambientali, con la scusa della  tutela della competizione e degli investimenti, rischierà di soccombere dinanzi alle esigenze delle aziende e dei mercati,  tutelate da sentenze che saranno a tutti gli effetti inappellabili.
Sicurezza alimentare:
le norme europee su pesticidi, Ogm, carne agli  ormoni e più in generale sulla qualità degli alimenti, più  restrittive di quelle americane e internazionali, potrebbero essere condannate come “barriere commerciali illegali”
Acqua ed energia:
sono settori a rischio privatizzazione. Tutte  quelle comunità che si dovessero opporre potrebbero essere accusate  di distorsione del mercato
Servizi pubblici:
il TTIP limiterebbe il potere degli Stati nell’organizzare i servizi pubblici come la sanità, i trasporti,  l’istruzione, i servizi idrici, educativi e metterebbe a rischio  l’accesso per tutti a tali servizi a vantaggio di una privatizzazione  che rischia di escludere i meno privilegiati
Finanza:
il trattato comporterebbe l’impossibilità di qualsivoglia controllo sui movimenti di capitali e sulla speculazione bancaria e  finanziaria;
Brevetti e proprietà intellettuale:
la difesa dei diritti di  proprietà delle imprese sui brevetti metterebbe a rischio la  disponibilità di beni essenziali, quali ad esempio i medicinali  generici. Così come la difesa dei diritti di proprietà intellettuale  possono limitare la diffusione della conoscenza e delle espressioni  artistiche;
Gas di scisto:
il fracking, già bandito in Francia per rischi ambientali, potrebbe diventare una pratica tutelata dal diritto. Le compagnie estrattive interessate ad operare in questo settore  potrebbero chiedere risarcimenti agli Stati che ne impediscono  l’utilizzo. In questo modo si violerebbe il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea, incentivando iniziative economiche che  mettono in pericolo la salute umana, animale e vegetale, nonché la  protezione dell’ambiente;
Libertà e internet:
i giganti della rete cercherebbero di indebolire le normative europee di protezione dei dati personali per ridurli al  livello quasi inesistente degli Stat Uniti, autorizzando in questo  modo un accesso incontrastato alla privacy dei cittadini da parte  delle imprese private
Democrazia:
il trattato impedirebbe qualsiasi possibilità di scelta autonoma degli Stati in campo economico, sociale, ambientale,  provocando la più completa esautorazione di ogni intervento da parte  degli enti locali
Biocombustibili:
il TTIP attraverso l’armonizzazione delle normative europee in ambito energetico, incentiverebbe l’importazione di  biomasse americane che non rispettano i limiti minimi di emissione di  gas a effetto serra e altri criteri di sostenibilità ambientale.
Ribellarsi ad un trattato che antepone la logica del profitto illimitato alla tutela dei diritti inalienabili sanciti formalmente nelle convenzioni europee e internazionali,  vuol dire assumersi la responsabilità di determinare un cambiamento  che sia a beneficio di tutti e non ad appannaggio dei soliti noti
Per approfondimenti:  http://stop-ttip-italia.net

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