aderisce alla FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

21/04/13

L'elezione di Napolitano e l'alternativa di classe

Napolitano è stato eletto presidente. Pd, Pdl, Scelta civica e Lega nord si preparano a governare insieme per l'interesse della nazione. Volti felici, sollevati: il pericolo è stato scampato. Tutti i tasselli sono stati ricomposti, per il momento, sotto l'alto patronato del presidente. Avanti quindi con le politiche di austerità, il vero collante che tiene insieme indifferentemente i vari partiti borghesi. Distruggere lo stato sociale, licenziare, garantire il pagamento dei debiti alle banche per garantire al padronato l'esigibilità della loro forza di oppressione contro i lavoratori, i giovani ed i pensionati.
In assenza di un partito proletario di massa, in questo momento è compito della Cgil farsi carico di organizzare l'opposizione in questo paese. La dirigenza nazionale del sindacato ha la grave responsabilità di non aver mai combattuto efficacemente contro il governo Monti perché ciò avrebbe significato contrastare il Pd e la prospettiva di un successivo governo Bersani che avrebbe potuto ridare al suo vertice riformista la legittimità per potersi presentare al tavolo di concertazione con il padronato. Ora che il sogno è finito e che la miseria dell’imbroglio del riformismo si è manifestata chiaramente, è necessario che la maggioranza camussiana la smetta con i tentennamenti e che organizzi i lavoratori per un’offensiva che miri innanzitutto all’esproprio delle principali leve economiche del paese: dalle banche al settore metallurgico, dalla sanità al commercio con l’estero. Devono essere i lavoratori a dirigere direttamente le aziende nell’interesse e sotto il controllo della collettività organizzata in consigli cittadini. Solo così si esce dal sistema capitalista; solo così si può tornare a sviluppare l’economia, a creare occupazione e benessere. La politica della compatibilità è finita ma con essa non è finita l’importanza delle organizzazioni collettive tradizionali dei lavoratori: l’indipendenza di classe è la bandiera che dovrà guidarne l’azione ed i lavoratori hanno bisogno di una dirigenza che non sia né il braccio destro né la stampella del riformismo.

Mirko Sighel
Segretario circolo Vallagarina del Partito della Rifondazione comunista

16/04/13

NOT, Nuovo Ospedale di Trento: realizzato e gestito dagli amici degli amici ?

Il Partito della Rifondazione Comunista organizza
MERCOLEDI 17 APRILE 2013  ORE 20,30
presso il Museo delle Scienze in via Calepina a Trento
Dibattito pubblico su
 NOT: TRENTO non ha bisogno di un ospedale realizzato e gestito dagli “amici degli amici”
 Partecipano:
  • Piero Pettenò, consigliere regionale in Veneto e artefice della commissione di inchiesta sull’ospedale di Mestre,
  • gli estensori della ricerca sull’ospedale di Trento redatta da Rifondazione Comunista e consegnata alla Magistratura, esponenti CGIL funzione pubblica e sanità e Filcams .
  • Coordina Francesco Porta consigliere comunale di Trento.
Vi attendiamo numerosi anche per dire basta ad una politica trentina incapace di dare risposte concrete alla popolazione.

14/04/13

La partita Subaru

La partita Subaru non è affatto chiusa. Nonostante Tokio abbia deciso di spostare l’attività a Milano, i lavoratori ed il sindacato non devono darsi per vinti. Se sicuramente sono stati commessi degli errori nel permettere il proseguimento dell’attività di uscita di materiale dal magazzino e nel dare fiducia all’intermediazione dell’ente pubblico con il padrone, rimangono il patrimonio umano ed un immobile dislocato in un punto vantaggioso per l’insediamento di una nuova attività distributiva o produttiva. E’ chiaro che a questo punto non esiste più alcun margine di trattativa con la casa giapponese ed il sindacato non ha altra alternativa che chiedere l’esproprio dell’immobile senza alcun indennizzo promuovendo anche con il sostegno dei servizi della P.a.t. la ricerca di un nuovo soggetto commerciale o in alternativa si riconverta l’attività dal settore distributivo a quello produttivo ripubblicizzandola e dandola in gestione direttamente ai lavoratori dopo averli adeguatamente formati. Ormai la situazione economica in Vallagarina non può più considerarsi come una questione di natura economica ma sociale. Centinaia di famiglie rischiano nei prossimi mesi di perdere il lavoro ed è necessario che i lavoratori, organizzati dal sindacato, si coordinino insieme per poter fronteggiare insieme il problema del depauperamento del tessuto produttivo e distributivo senza aspettare che siano i padroni o l’ente pubblico a gestire per conto loro il loro futuro e quello delle loro famiglie. L’unità dei lavoratori moltiplica la loro forza ed il sindacato deve agire per organizzarla. Si convochi al più presto un’assemblea territoriale di tutte le realtà lavorative in difficoltà aperta agli altri lavoratori per organizzare assieme un’azione collettiva efficace contro la crisi.
Mirko Sighel
Segretario Circolo Vallagarina del Partito della Rifondazione comunista