aderisce alla FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

10/06/12

IL TERREMOTO IN EMILIA E LA SITUAZIONE DEI LAVORATORI

Mirko Sighel
Partito della Rifondazione comunista - Federazione del Trentino

Dopo il sisma che ha colpito l'Emilia Romagna, la Protezione civile ha ordinato la sospensione dell'attività produttiva nei capannoni ritenuti non agibili.
Questo non ha impedito ad alcuni imprenditori sciacalli di costringere i lavoratori a tornare nelle fabbriche a lavorare, chiedendo loro di firmare liberatorie che esentino i padroni da qualunque
responsabilità. Ecco poi apparire cartelloni fuori da alcuni immobili danneggiati: "C’è stato il terremoto ma la vita continua"; "Chi vuole lavora, gli altri possono prendersi le ferie. Liberissimi di farlo”.
Nella tragedia e nella crisi il capitalista getta la maschera perché per lui i lavoratori sono solo uno strumento per produrre ricchezza; se muoiono si tratta di una tragica fatalità. Quando i lavoratori sono un costo, anche la sicurezza dei fabbricati diventa un costo per il
padrone.
In quella terra nessun lavoratore deve tornare nelle aziende a rischiare la propria vita. Le organizzazioni dei lavoratori devono prendere il controllo delle zone colpite dal sisma per impedire che qualche sciacallo approfitti della tragedia per delocalizzare l'attività produttiva e devono procedere alla verifica capillare di ogni stabile per constatare di persona se esistono o no le condizioni per riprendere l'attività lavorativa.
Siamo convinti che in una società dove le aziende sono gestite dai lavoratori senza fine di lucro alcune tragedie possano essere evitate perché i lavoratori in primis sono coinvolti nel gestire la loro sicurezza e non la devono subordinare alle logiche del profitto.

Partito della Rifondazione comunista - Federazione del Trentino

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