aderisce alla FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

31/07/12

Comunicato del PRC - Federazione del Trentino - sull'ipotesi di accordo rinnovo Ccnl ferrovieri

Fra pochi giorni, tra il 30 luglio ed il 2 agosto, si terrà il referendum fra i lavoratori delle ferrovie, che saranno chiamati ad esprimere il loro parere sull’ipotesi di rinnovo del CCNL Attività
ferroviarie e del contratto aziendale del gruppo Fs firmato dalle categorie di CGIL, CISL, UIL, UGL e FAST. Il testo del documento, che “innova” il precedente contratto scaduto per la parte normativa nel 2006 e per la parte economica nel 2008, contiene alcuni elementi
inaccettabili che vanno assolutamente respinti e pertanto invitiamo i lavoratori ad andare a votare esprimendo il loro NO ad un accordo che fa dei diritti e delle tutele carta straccia. Evidenziamo per sommi capi gli elementi peggiorativi proposti.
Il nuovo CCNL ha valenza fino al 31 dicembre 2014 e l’aumento retributivo medio, parametrato per il livello C1 (ex E), è di euro 160 sulla parte tabellare, da suddividere in più tranche nel 2012, 2013 e 2014. In aggiunta è prevista un’una tantum fortettaria di circa 1.600 euro (sempre parametrata per il livello C1). Se confrontiamo l’aumento prospettato con l’aumento del costo della vita riferito al periodo 2009-2014, la perdita del potere di acquisto del salario corrisponde
almeno all’8%.
La beffa si ingigantisce quando si scopre che le OO.SS. intendono accettare l’aumento di orario settimanale per il personale Fs portandolo da 36 a 38 ore, comportando un surplus di personale che viene stimato in quasi 8.000 unità.
La cosiddetta “ottimizzazione” delle risorse avrà conseguenze negative sui turni di lavoro e sui riposi: ad esempio verranno sfruttati più intensamente gli orari di lavoro nel periodo dalle ore 5 alle 24 per il personale di macchina ad agente solo e per il personale di bordo ad
agente unico e l’orario di lavoro nel periodo dalla mezzanotte alle 5 per il personale di macchina a doppio agente; aumenteranno le prestazioni mensili con riposo fuori residenza nei settori Passeggeri e Cargo; si ridurrà nei settori Passeggeri e Cargo la durata del riposo in residenza in seguito a prestazione diurna; si ridurrà la durata del riposo giornaliero in residenza a seguito di prestazione notturna; aumenterà l'orario di condotta ad agente solo e due agenti
nei settori Regionale, Passeggeri e Cargo.
Nel settore degli appalti, già precedentemente indebolito da tagli di fondi e quindi di servizi e dalla proliferazione dei subappalti, viene ribadita la libertà della nuova ditta appaltatrice di decidere in maniera autonoma come riassorbire il personale della ditta cessante,
senza nessuna tutela sicura per le lavoratrici ed i lavoratori.
Il settore ferroviario come il resto dei trasporti pubblici rappresenta un settore nevralgico dell’economia del paese. Da anni è oggetto dell’assalto rapace del grande capitale privato, che anche a causa dell’inerzia dei sindacati è riuscito a mettere le mani sui settori più profittevoli come Trentitalia e l’alta velocità, ad ottenere concessioni a costo zero come Ntv di Montezemolo e Della Valle, deroghe al CCNL e la cancellazione delle tratte utilizzate dai pendolari meno convenienti senza fare investimenti sulla rete, i cui oneri rimangono a carico dello stato (socializzazione dei costi e privatizzazione dei guadagni). La sicurezza dei lavoratori e degli
utenti è sempre più considerata un costo da tagliare. Gli appalti dei servizi vengono affidati con il massimo ribasso, le cui conseguenze ricadono sui lavoratori e sulla qualità del servizio.
Votare NO al referendum deve essere l’inizio per costruire un percorso che porti alla nazionalizzazione del settore sotto il controllo dal basso da parte dei lavoratori per l’interesse collettivo. Dobbiamo essere consapevoli che solo e soltanto i lavoratori hanno la leva per
ribaltare le proprie condizioni e per garantire che il servizio di trasporto pubblico rimanga universale. La battaglia dovrà necessariamente unirsi a quella degli altri settori lavorativi, dal
pubblico impiego al settore metalmeccanico. Bloccare il trasporto significa bloccare il flusso di ricchezza e quindi di profitti dei padroni. I prossimi mesi vedranno l’inasprirsi della lotta dei
lavoratori: abbiamo bisogno di voi come voi avete bisogno degli altri lavoratori. Riprendiamoci il controllo dell’economia; espropriamo la ricchezza espropriataci per poter costruire insieme dal basso, senza padroni e senza caste, una società socialista.

Partito della Rifondazione comunista - Federazione del Trentino

Nessun commento:

Posta un commento