E’ iniziata la guerra americana contro l'Isis per
difendere il mondo dal rischio dell’invasione islamica.
Sono state
bombardate le zone dell’Iraq e della Siria occupate dall’ISIS.
A colpire non
sono stati solo i jet americani, ma anche quelli di altri cinque paesi arabi
che fanno parte della coalizione internazionale: Arabia Saudita, Emirati arabi,
Giordania, Bahrein e Qatar.
Una nobile guerra quindi, come tutte le guerre!
Ma sarà un caso
che in quei territori, l’ISIS si è appropriato di importantissime risorse
petrolifere?
E quante saranno le “accidentali”
vittime civili della “nobile operazione”?!
E chi ricaverà enormi guadagni – come sempre – dalla
guerra?
Nei
giorni scorsi, ad esempio, il Congresso americano ha deliberato il
finanziamento di 500 milioni di dollari per l'addestramento e l'armamento dell'esercito
dell'opposizione siriana al presidente
Assad, così come richiesto da Obama, passato ben presto dal Nobel per la pace
alla politica guerrafondaia.
Grazia Francescatti
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